News

Reati sui minori in Italia: quasi 7.000 nel 2023, 19 al giorno. Boom di maltrattamenti in famiglia



Nel 2012 l'ONU ha voluto istituire la giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, celebrata ogni anno l'11 ottobre per dare voce alle necessità, ai bisogni e soprattutto alle sfide che le giovani ragazze affrontano ogni giorno nel mondo: dal limitato accesso a tutti 'istruzione, ai matrimoni e alle gravidanze precoci, gli abusi, le discriminazioni economiche e di genere, la precarietà delle condizioni fisiche e mentali. La gravità della violazione dei loro diritti dipende dal contesto socio-culturale entro il quale le bambine crescono, eppure è un problema che affrontano tutti i paesi, indistintamente.

A Roma, lo scorso 8 ottobre, si è tenuta la presentazione del Dossier Indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo”, presenziata dal Presidente della Camera su. Lorenzo Fontana e della Vice Questore della Polizia di Stato Eugenia Sepe. Dati alla mano, la situazione in Italia non ha presentato miglioramenti rispetto agli scorsi anni, anzi, è in declino: 6.952 i reati a danno di minori in Italia nel 2023, in media 19 al giorno, 95 in più rispetto al 2022. Aumentati del 34% in 10 anni e addirittura dell'89% dal 2006. I reati più diffusi, che registrano anche l'incremento più alto, sono i maltrattamenti in famiglia: ben 2.843 casi, cresciuti del 6% dal 2022 e più che raddoppiati dal 2013 .

Dal Dossier emerge che sono proprio le bambine e le ragazze ad essere colpite in misura maggiore dai reati a danno di minori, nel 61% dei casi sono loro le vittime. A spingere questa percentuale soprattutto i crimini sessuali: a partire da violenza sessuale e violenza sessuale aggravata, che vedono rispettivamente l'89% e l'85% di vittime femminili, passando per gli atti sessuali con minorenni (il 79% di vittime è femmina ), detenzione di materiale pornografico e corruzione di minorenne (entrambi con il 78% di vittime di genere femminile), fino alla prostituzione e pornografia minorile (in entrambe le vittime sono al 64% bambine o ragazze).



Fortunatamente, si sono registrati anche delle retrocessioni: la prostituzione minorile, con 28 casi, è il reato che segna il calo maggiore sia sull'anno (-24%) sia rispetto agli ultimi 10 (-65%); la detenzione di materiale pedopornografico (59 casi, in calo del 18% sul 2022 ma in aumento, sempre del 18%, rispetto al 2013); la corruzione di minorenne (94 casi, -12% in un anno e -24% dal 2013); le violazioni degli obblighi di assistenza familiare (525 casi, -5% dal 2022 e -48% dal 2013). Diminuiscono, infine, rispetto allo scorso anno i casi di violenza sessuale aggravata (645 casi, -7%), reato che registra però uno degli aumenti maggiori sui dieci anni (+73% dal 2013).

A preoccupare, però, non sono soltanto i casi di violenza fisica, ma anche quanto riguarda la salute mentale. Secondo l'Istituto Superiore della Sanità, il 52% delle ragazze ritiene che la pandemia abbia avuto un impatto negativo sulla propria salute mentaledato che scende al 31% tra i coetanei maschi. Terre des Hommes, insieme a Scuola Zoo, ha provato a indagare questo malessere attraverso l'Osservatorio indifesa, al quale hanno partecipato oltre 2.000 ragazze tra i 14 ei 26 anni. Emerge, innanzi tutto, che la quasi totalità, 9 ragazze su 10, percepisce forti rischi per la propria salute mentale. Tra le cause che compromettono il benessere psicologico delle ragazze, prima tra tutte, per il 76%, è la difficoltà di accettarsi e stare bene con il proprio corpo. Troviamo, poi, le relazioni difficili con i genitori o la famiglia (indicate dal 73% delle risposte) e le prestazioni scolastiche (66%).

Più del 50% delle ragazze vede, inoltre, come rischi le preoccupazioni per il proprio futuro, le relazioni complicate con amici o coetanei, la solitudine, la depressione, la violenza di ogni genere. Altri motivi di preoccupazione sono un rapporto di coppia incostante (43%), le relazioni con gli insegnanti (28%), il timore per la situazione globale (25%) e l'eco-ansia (17%).

I dati, forniti dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale e presentati per la Campagna indifesa di Terre des Hommes, incorniciano quindi una situazione preoccupante, che racconta una sofferenza generale delle bambine e delle ragazze di ogni età e di ogni estrazione socialespesso tacita e latente. Benchè infatti se sia stato registrato un aumento delle denunce da parte delle vittime, tanti sono i casi non denunciati o di sofferenza psicologica non dichiarata, ancora più difficile da tracciare.

Intervenire è, quindi, fondamentale e sono le ragazze a indicare la strada: il 75% chiede che la scuola si occupa di più di salute mentale e il 66,5% vorrebbe uno psicologo gratuito fuori dalla scuola.

La Campagna Indifesa di Terre des Hommes, nata nel 2012 in occasione della prima Giornata internazionale delle giovani ragazze, ha come obiettivo quello di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulle gravi violazioni dei diritti delle bambine e delle ragazze che ogni giorno si verificano nel mondo e sull 'importanza di assicurare loro protezione e sostegno.

Nel 2023 sono state 372.000 le bambine e ragazze beneficiarie dirette dei progetti di Terre des hommesche in Italia collabora con scuole, federazioni sportive e istituzioni per coinvolgere ragazze e ragazzi in attività di formazione e sensibilizzazione volte a favorire la partecipazione giovanile e il protagonismo delle giovani generazioni sui temi del contrasto alla discriminazione e violenza di genere.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *