Economia Finanza

Zelensky chiude il tour Ue. I russi rafforzano il Kursk




Zelensky rientra dal tour europeo portando a casa la benedizione papale, il ricordo di un'ottima cena a Villa Pamphilj, armi dalla Germania, qualche pacca sulla spalla da Starmer e Macron, ma non ottiene, come invece sperava, l'ok da Londra per utilizzare i missili Storm Shadow in Russia.

Nella mattinata di ieri è stato ricevuto in Vaticano da Papà Francescoper un colloquio durato 35 minuti. «Contiamo sull'assistenza della Santa Sede per aiutare a riportare indietro gli ucraini che sono stati fatti prigionieri dalla Russia», ha riferito, rivelando di aver donato al Pontefice un dipinto sul massacro di Bucha. Nel pomeriggio ha incontrato a Berlino il cancelliere tedesco Scholz, che ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari del valore di 1,4 miliardi di euro sponsorizzati da Germania, Belgio, Danimarca e Norvegia. La fornitura comprende sistemi di difesa aerea Iris-T e Skynex, armature antiaeree Gepard, droni, munizioni militari e radar. Scholz ha inoltre preannunciato a Zelenskyj che nell'ambito del G7 verranno concessi crediti per un valore di 50 miliardi di dollari. «L'Ucraina può contare su di noi – ha commentato – Putin deve farsene una ragione». Il capo del governo tedesco ribadisce che il suo Paese continuerà ad essere il principale donatore di aiuti militari all'Ucraina in Europa e il secondo a livello mondiale dopo gli Stati Uniti. Zelenskyj ha confidato anche a Berlino di puntare alla fine del conflitto entro il 2025.

Sempre in ambito diplomatico, i ministri degli Esteri dei 27 Paesi dell'Ue discuteranno un piano di pace proposto da Cina e Brasile in una riunione prevista per il 14 ottobre in Lussemburgo. Nel frattempo ad Ashgabat, capitale del Turkmenistan, Putin ha incontrato per la prima volta l'omologo iraniano Masoud Pezeshkian. «La Federazione Russa e l'Iran hanno valutazioni spesso simili e posizioni molto vicine sugli eventi internazionali», ha detto, invitando Pezeshkian (che ha accettato) in visita ufficiale. Mosca e Teheran non sono mai stati così vicini, ed è probabile che lo restino per parecchio tempo all'interno di una relazione basata su capisaldi strategici convergenti: smarcare le rispettive economie dalle maglie commerciali e dalle sanzioni occidentali, irrobustire il legame con lo scambio di armamenti e sicurezza, fronteggiare assieme il nemico americano e alleati assortiti.

Sul campo la Russia ha trasferito circa 50mila soldati da altri settori del fronte nel Kursk. Lo rivela il comandante in capo delle forze di Kiev Syrskyi, omettendo però di riferire che le truppe di Mosca hanno sfondato la linea di difesa ucraina, sono avanzate di circa 5 km, hanno circondato tre battaglioni, e tagliato due importanti strade di rifornimento. Nella notte Mosca ha colpito Odessa con missili balistici, centrando un edificio residenziale e provocando la morte di 4 civili, inclusa una ragazza di 16 anni.

L'Ucraina ha danneggiato una base aerea russa nella Repubblica di Adighezia, a 410 km dal confine. L'addestramento dei piloti sugli F-16 sta andando a rilento. La consegna dei caccia slitterà di altri 6 mesi. La Danimarca costituirà un fondo internazionale per il finanziamento dell'industria ucraina degli armamenti.



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