Istruzione

Basta con i docenti precari. Lo stato realizzI una riforma strutturale che offra loro contratti stabili. Lettera – Orizzonte Scuola Notizie


Inviato da Sara Dessena – Ormai è già iniziato il nuovo anno scolastico per le scuole ei docenti di ogni ordine e grado. Ci saranno novità? Sicuramente, già qualcosa sta uscendo fuori. Ma invece per quanto riguarda la precarietà? Assolutamente nulla, stessa situazione di sempre e di ogni singolo anno scolastico che inizia.

Docenti in attesa di bollettini gps, molte volte saltati dall'algoritmo e ogni giorno con l'ansia di non poter andare a lavorare ma sopratutto con l'ansia e la paura di non poter fare il lavoro che hanno sempre sognato: stare in mezzo ai ragazzi, trasmettere valori e soprattutto aiutarli nella loro crescita umana e culturale. Lavoro per il quale hanno studiato, speso tempo e soldi, sacrificando tutto.

Quello che non manca sono i dubbi, le domande: ma potrò rimettere piede in una classe? Potrò rivedere i miei vecchi alunni? Chissà dove mi manderanno. E altre domande a cui purtroppo, ad oggi, è diventato un privilegio ottenere risposte.

L'assunzione di docenti instabili, spesso legata a contratti temporanei, crea un ambiente di insicurezza tanto per gli insegnanti quanto per gli studenti. Questi professionisti, pur possedendo competenze e motivazione, vivono l'ansia di un futuro incerto, il che influisce sulla loro capacità di stabilire relazioni durature e significative con gli alunni.

Io sono una semplice ragazza di 19 anni diplomata quest'anno in un istituto tecnico. Nel mio percorso ho visto arrivare tanti docenti e altrettanti andarsene dopo pochissimo tempo. Ho ascoltato racconti di insegnanti con le critiche del loro ruolo e di quanto sia difficile oggi giorno diventare insegnate. Mi sono sempre informata e in ogni storia o articolo letto percepivo quella delusione mista a tristezza nel vedere dove sta andando a finire il sistema scolastico italiano e di reclutamento docenti.

Ministro Valditara, se è mai stato chiesto il motivo per cui tanti giovani hanno paura di iniziare il percorso per diventare insegnanti? Giovani che hanno questo sogno ma che purtroppo, ora come ora, sembra impossibile vedere realizzato. Certo senza sacrificio, determinazione e costanza non si ottiene nulla, è vero, però é impensabile che dopo concorsi, cfu, formazione(a spese dei docenti stessi senza alcun aiuto da parte dello stato) non si possa avere certezza di un posto stabile nel mondo della scuola.

La precarietà dei docenti ha un impatto significativo sugli studenti.

I cambiamenti frequenti dei docenti rendono anche difficile per gli studenti adattarsi a nuovi metodi di insegnamento e stili di gestione della classe, influenzando negativamente la loro esperienza educativa complessiva, il che può riflettersi nel loro rendimento scolastico.

Si pensi anche ai ragazzi con bisogni educativi speciali e con fragilità che ogni anno si trovano ad avere docente di sostegno e personale educativo differente.

La mancanza di stabilità anche nel personale educativo e di sostegno possono creare un ambiente di apprendimento frammentato, rendendo difficile per questi studenti ricevere il supporto costante e personalizzato di cui hanno bisogno. Rendendosi così, difficile, confermare i progressi fatti e influenzando negativamente il progresso e il loro benessere.

È fondamentale che venga messa in atto una riforma seria e strutturale che stabilizzi i docenti precari e ridia loro la dignità che meritano. Solo in questo modo possiamo garantire un futuro migliore per l'istruzione e per le nuove generazioni. Siamo tutti in attesa di segnali concreti che possono cambiare questa realtà insostenibile.

Spero che possa prendere in considerazione queste parole e lanciare un messaggio di speranza e cambiamento. La scuola è il fondamento del nostro futuro e merita docenti motivati ​​e stabili.

É ora che il sistema scolastico italiano affronta con decisione il problema della precarietà dei docenti.

È necessaria una riforma strutturale che offra loro contratti stabili e la possibilità di sviluppare il loro futuro professionale. È fondamentale riconoscere il loro impegno e la loro dedizione nell'educare e formare le nuove generazioni. La scuola deve essere un luogo di crescita, sia per gli studenti che per gli insegnanti. È il momento di agire e di lanciare un messaggio di speranza e cambiamento. Per il bene delle nuove generazioni e per il futuro del nostro Paese, è necessario mettere fine alla precarietà dei docenti. Se non si agisce adesso, il sistema scolastico italiano andrà piano piano nel baratro più totale.

Cari docenti, non abbattetevi mai. Affronta questo percorso, seppur complicato, con passione e determinazione, ricordandovi perché lo stato facendo. Continuare a formare le nuove generazioni, illuminando il loro percorso, insegnando loro quanto sia importante non abbattere davanti a sfide e ostacoli e quanto sia meraviglioso sognare.

Auguro a tutti i docenti, aspiranti, precari e di ruolo che questo lavoro, che prima di tutto è una missione, di non stancarsi mai di stare in mezzo ai ragazzi, non smettendo mai di imparare da loro perché fidatevi che anche loro possono insegnare e trasmettere tanto.

Auguro inoltre che possiate trovare sempre motivazione e gioia nel vostro lavoro, rendendo ogni aula un luogo di apprendimento e ispirazione.



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