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Bonus bebè e assegno unico: ecco come funzionano le due misure della manovra


ROMA – Bonus bebè, 'quoziente familiare' e assegno unico. Sono le misure che toccano più da vicino le famiglie, tra quelle approvate dal consiglio dei ministri con la manovra 2025. A cominciare dalle detrazioni fiscali, appunto, che terranno conto del numero dei familiari a carico: al crescere dei componenti, aumenteranno gli spazi per le agevolazioni. Sul fronte della natalità vengono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali, ma c'è anche una novità: una riedizione del Bonus bebè previsto nelle passate legislature anche da altri governi.

Il Mef annuncia infatti l'arrivo di una 'Carta per i nuovi nati' che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro, per far fronte alle tante spese iniziali che le famiglie devono affrontare a ogni nascita. L'assistenza alle famiglie con figli prosegue con il rafforzamento del bonus destinato a supportare la frequenza degli asili nido.

Sul fronte dell'assegno unico universale, i versamenti vengono esclusi dal computo dell'Isee: la scorsa legge di Bilancio, con un clamoroso errore, li aveva invece inclusi, suscitando le proteste delle famiglie che così si ritrovavano un reddito più alto e perdevano altre agevolazioni. Tra le misure di carattere sociale c'è anche il rifinanziamento con 500 milioni della carta 'Dedicata a te'destinato ai nuclei familiare con reddito Isee inferiore a 15mila euro.



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