Biden: “Ho pensato al suicidio dopo la morte di mia moglie”
In una rara intervista concessa nelle ultime settimane, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden torna a parlare di un capitolo triste della sua vita, ammettendo che, dopo la morte della prima moglie e della figlia in un incidente stradale, giunse a contemplare l'idea del suicidio. La dichiarazione, parte di un'intervista di quasi un'ora rilasciata al famoso programma radiofonico di Howard Sternha causato una serie di reazioni in America, visto che Biden non aveva mai parlato di questo episodio particolarmente doloroso della sua esistenza.
“Ho pensato al suicidio”
L'intervista al controverso conduttore radiofonico, famoso per le sue uscite volgari ed irriverentinon era presente nel programma pubblico della Casa Bianca ed ha quindi sorpreso il resto dei media. Ancora più inconsueto, poi, il fatto che Biden abbia accettato di parlare della sua vita privata, inclusi alcuni capitoli particolarmente dolorosi, per quasi un'ora. Normalmente il presidente a malapena risponde alle domande in conferenza stampa ma, evidentemente, con Stern, le cui simpatia democratiche sono ben note, si sentiva a suo agio. Molti sono rimasti sorpresi quando Biden ha risposto ad una domanda su come si sentisse nel 1972, quando la sua prima moglie Neilia e la figlia di soli 13mesi Naomi rimasero uccisi in un incidente stradale.
“Sedevo lì da solo e pensavo di prendere una bottiglia di scotch. Mi dicevo 'la berrò tutta, così da ubriacarmi', anche se normalmente non bevevo. Al suicidio ci ho pensato, non bisogna essere pazzo per suicidarti. Pensavo solo di andare a piedi al Memorial Bridge in Delaware e buttarmi di sotto”. Visto l'argomento controverso, il presidente ha consigliato a chi avesse pensieri del genere di aiuto chiedere prima che sia troppo tardi. L'intervista ha toccato tanti altri temi piuttosto personali, da quando all'università non prendeva sul serio gli studi a quando affrontò la balbuzie e molte altre domande morbido, con momenti che sembravano fatti apposta per far fare bella figura a Biden. Non è ancora chiaro l'effetto che potrà avere sul pubblico quest'intervista chiaramente di parte e, probabilmente, concordata punto per punto con la Casa Bianca.
“Dibatterò Trump, non così quando”
La frase che ha causato più reazioni oltreoceano, però, è stata quella che ha affrontato uno dei dubbi di questa campagna elettorale: la presenza o meno di Biden ai tradizionali dibattiti televisivi con la rivale Donald Trump. Alla domanda di Stern, il presidente in carica ha risposto in maniera un po' sibillina: “Dibatterò Trump, in qualche modo. Non so quando succederà ma sarei lieto di dibattere con lui”. La domanda arriva in un momento delicato della campagna, considerato le molte polemiche dovute alla riluttanza di Biden a concedere interviste ai media. Giovedì, il sito specializzato Politico aveva pubblicato un lungo articolo su una lite in corso tra la Casa Bianca ed il New York Timesche sta diventando sempre più critico nei suoi confronti.
In sostanza, la Casa Bianca si starebbe rifiutando di concedere al famoso giornale della Grande Mela un'intervista con il presidente perché non contenta della copertura riservata alle politiche della sua amministrazione. Visto che, tradizionalmente, il New York Times ha sempre avuto accesso al presidente, il giornale dell'intellighenzia di sinistra se l'è legata al dito. Il fatto che Biden abbia scelto di parlare ad un conduttore radiofonico molto controverso prima che al carta di registrazione non è passato inosservato. I l Volte ha fatto notare come, durante l'intervista, Biden abbia detto di essere stato arrestato da adolescente per una protesta per i diritti civili. Secondo il Giornale, “non ci sono prove che sia successo davvero”.
Considerato che i sondaggi vedono il vantaggio di Trump salire in molti stati chiave, la scelta di snobbare la stampa potrebbe rivelarsi un autogol.