Istruzione

Stipendio supplenze temporanee: Ministero impegnato ad evitare ritardi nei pagamenti. Ma in campo anche i revisori dei conti per controllo della spesa – Orizzonte Scuola Notizie


Stipendio supplenze brevi: le più difficili nella gestione dei pagamenti, per la complessità delle operazioni. Il Ministero dovrebbe assicurare il pagamento con un mese di posticipo rispetto a quello di assunzione ma nel tempo la media si è attestato sui 4 mesi, con alcuni periodi di congestione (a ridosso delle festività natalizie) ea conclusione dell'anno scolastico. Una partita importante quella di garantire pagamenti regolari anche ai supplenti con contratto di supplenza temporanea, che il Ministero aveva posto come obiettivo del proprio mandato.

In occasione del ritardo accumulato a dicembre 2023, il Ministero aveva dichiarato

“Facendo seguito alle numerose interlocuzioni avvenute nei mesi scorsi fra la struttura del Ministero dell'Istruzione e del Merito, quella del Ministero dell'Economia e di NoiPA, il Ministero è impegnato a elaborare una soluzione strutturale per risolvere definitivamente il problema della regolarità temporale dei che da troppi anni si sono ripresentati e pagamenti che in passato hanno persino evidenziato ritardi ancora maggiori di quelli registrati in questi mesi”.

La nuova circolare su monitoraggio e controllo spesa per le supplenze temporanee

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro al Ministero in cui è stata illustrata ai sindacati la bozza di circolare “Misure per il monitoraggio dei contratti per supplenza brevi e saltuarie – indicazioni operative”.

In essa vengono richiamate le norme contenute nell'OM n. 88/2024 per quanto riguarda l'attribuzione delle supplenze temporanee di cui all'art. 2 comma 2 lettera c). Per la loro attribuzione si utilizzano le graduatorie di istituto e la loro attribuzione competono al Dirigente scolastico.

Supplenze che, ricordiamolo, possono essere di pochi giorni ma possono anche prolungarsi fino all'ultimo giorno di lezione stabilita dal calendario regionale.

Per quanto riguarda le modalità per autorizzare i pagamenti la circolare riprende il DPCM del 31 agosto 2016.

Se da un lato si vuole garantire la regolarità nei pagamenti dall'altra il Ministero vuole mettere in campo un sistema che, attraverso il monitoraggio dei revisori dei conti, controlla i tetti di spesa.

Si tratterebbe di strumenti informatici che sulla base di alert avvertirebbero il Dirigente Scolastico del possibile raggiungimento della spesa max.

Ci chiediamo tuttavia come sia possibile coniugare le esigenze didattiche (assicurare un docente in classe) con forme che potrebbero diventare di contenimento della spesa.



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