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Dietro a record e medaglie Minnie Ruth, la vera forza di Jesse Owens


L'atleta dei quattro ori di Berlino '36 conosce la futura moglie all'Università. E con lei ha condiviso anche l'impegno nella lotta al razzismo

Il 5 luglio del 1935 Minnie Ruth Solomon camminò lungo la navata centrale di una chiesa di Cleveland, Ohio, non sapendo ancora che stava per unire in matrimonio con l'atleta più forte dell'epoca. Ne conosceva le qualità, umane e sportive, ma ancora non ne intuiva il percorso. Lentamente si avvicinò all'altare e, quando il prete le chiese di rispondere alla solita domanda, lei disse con voce squillante: “Sì”. Sì, Minnie Ruth Solomon sarebbe diventata la moglie di Jesse Owens, l'uomo che, un anno più tardi, avrebbe sbalordito il mondo alle Olimoiadi di Berlino e avrebbe fatto arrabbiare il Fuhrer Adolf Hitler. Non ci pensavamo proprio, a quel destino, non riuscivamo nemmeno a immaginarselo. Semplicemente lei amava Jessie, come una ragazza ama un ragazzo, e con lui desiderava mettere su una famiglia, fare dei figli, badare alla casa. Questo era il progetto di Minnie Ruth: nulla di più e nulla di meno. Le capitò, invece, di finire pura lei dentro la leggenda e, una volta scoperto che non ci si stava poi tanto male, continuò a viverla e ad alimentarla. Con una precauzione, che era soprattutto una regola, un metodo: sempre un passo indietro, mai sul palcoscenico, perché quello spettava a Jesse.



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