Istruzione

Pensione a domanda senza 41 anni e 10 mesi, quali svantaggi? – Orizzonte Scuola Notizie


Cosa succede all'assegno per il dipendente del comparto scuola che accede alla pensione anticipata con qualche mese in meno rispetto ai 41 anni e 10 mesi di contributi? E quali vantaggi se si permane in servizio per un anno in più?

Ancora poche ore per presentare la domanda di cessazione dal servizio per chi vuole andare in pensione il 1° settembre 2025. Rispondiamo ai dubbi di una nostra lettrice che ci chiede:

Salve, sono una docente a tempo indeterminato immessa in ruolo nel 1987; la mia data di nascita è il 17 settembre 1959. Premesso che oltre agli anni di ruolo, (maturo 41 anni nel 2025) ho un servizio preruolo di 8 mesi e 23 giorni (non ho 10 mesi come previsto dalla legge) volendo fare domanda di pensione anticipata, quale penalizzazione subitobbe la mia pensione in termini economici visto Che non ho i 10 mesi?
Inoltre, rimanendo un ulteriore anno, quindi un anno in più di contributi, avrei maggiori vantaggi? Spero in un Vostro chiarimento, cordiali saluti.

Pensione anticipata, quando si devono maturare i requisiti?

Per chi presenta domanda di cessazione dal servizio entro il 21 ottobre, deve tenere conto che nella stessa circolare del Ministero dell'Istruzione e del Merito si può leggere che a presentare domanda di cessazione possono essere coloro che vogliono andare in pensione il 1° settembre 2025 con “con riconoscimento dei requisiti maturati entro il 31 dicembre 2025 (articolo 24, commi 6, 7 e 10 e 11, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, come modificati dalla legge 22 dicembre 2023, n.213 – Articolo 15 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, convertito con modifiche dalla legge 28 marzo 2019, n 2017, n.205).

La sua pensione non sarebbe in alcun modo penalizzata visto che sarà calcolata sulla base dei contributi versati senza alcun taglio e penalizzazione. Se, invece, decidesse di restare in servizio per un ulteriore anno scolastico i vantaggi sul calcolo della pensione sarebbero essenzialmente dovuti:

  • un anno in più di contributi versati che andrebbe ad incidere sul calcolo dell'assegno alzandolo;
  • l'applicazione di un coefficiente di trasformazione (sulla quota contributiva della pensione) maggiormente favorevole che andrebbe ad influire sempre sul calcolo della pensione in modo positivo.

Non so quantificarle il vantaggio, ma in ogni caso l'assegno pensionistico ritardando di un anno la pensione sarebbe più alto.

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