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‘Portami a casa’, nuovo libro del maestro tedesco del thriller – Libri – Ansa.it


Si svolge tutto in una notte lungo il filo di una (quasi) ininterrotta telefonata il racconto giallo con cui il romanziere tedesco Sebastian Fitzek, maestro di best seller, torna in Italia: protagonisti di 'Portami a casa' (Fazi editore) sono Julius, voce della helpline dedicata alle donne che tornano a casa di notte e cercano chi faccia loro compagnia lungo il tragitto, e Klara, una donna che ha subito e subisce violenza domestica fino a temere per la propria vita. La notte di Klara si popola di incubi a partire dalla figura di un serial killer che mostra di sapere molto di lei. Odia le donne e vuole ucciderle ma le accusa anche di essere troppo spesso vittime passive. “Nel mio romanzo il killer è una persona chiaramente disturbata, che ha una visione distorta degli eventi” spiega all'ANSA Fitzek, in Italia in occasione dell'uscita del libro (si prepara a due incontri con i lettori oggi a Roma e domani a Milano organizzati con il Goethe institut) “ma si trova nella situazione disperata e paradossale in cui da un lato vorrebbe aiutare le donne, cercando di spezzare la spirale di violenza.

Purtroppo però con i mezzi sbagliati”.

Intento dell'assassino “è quasi di sovvertire il rapporto tra vittima e carnefice, dando la colpa alle donne di 'essersela cercata' efficacemente, mentre non è mai colpa della vittima se subisce violenza, se viene uccisa. Klara al contrario – spiega l' autore – capisce che l'unico modo per rompere questa spirale di violenza è uscire dal ruolo di vittima”. Donne oggetto di maltrattamenti dentro le mura di casa che cercano di ribellarsi, ma non solo. “Quello che mi interessa è anche capire come si è arrivato a tanto, perché questi uomini sono così violenti: una domanda che forse troppo poco ci si pone nella nostra società così come si cerca poco di capire come si possa evitare questa violenza” osserva l 'autore berlinese, classe 1971.

Per questo libro, da 1.400.000 copie vendute, tradotto in 15 paesi, “purtroppo non ho dovuto impegnarmi più di tanto nel fare ricerche” osserva Fitzek che con una formazione universitaria da giurista è abituato a cercare 'i precedenti'; “trattandosi di quello che definisce un 'crimine di massa' e anche se non sono state colpite persone che figurano direttamente nella mia cerchia di amici, sicuramente nella mia cerchia di conoscenti ci sono state diverse vittime di violenza. Fortunatamente sono riuscite a venirne fuori” . Il libro è già diventato un film per Amazon Prime che in Italia è in arrivo all'inizio del prossimo anno: “nell'anteprima al festival del cinema di Montecarlo regista e sceneggiatrice hanno chiesto in sala se c'erano donne vittime di violenza e in diverse hanno alzato la mano quasi ad avvallare i numeri delle statistiche. Stessa domanda è stata rivolta a un gruppo di 10 comparse femminili durante le riprese e anche in questo caso purtroppo si è registrato un caso”. I protagonisti del giallo hanno uno sfondo molto simile. “E' stato dimostrato che chi da bambino ha vissuto violenza fisica o psicologica è più propenso a calarsi nei panni della vittima o del colpevole. Con i due personaggi principali del mio romanzo – racconta l'autore – ho voluto descrivere persone che nella loro infanzia hanno avuto esperienze simili ma che si sono poi evolute in direzioni completamente opposte”.


   

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