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Baresi, nient’altro al di fuori del Milan: “La Juve ci provò quando ero in B. Non ci ho mai pensato”


L'ex difensore ha parlato a margine della presentazione del suo nuovo libro. Da Camarda a Maradona, i suoi pensieri




Giornalista

22 ottobre – 13:32 – MILANO

Franco Baresi ha scritto il secondo libro in tre anni e… chi l'avrebbe detto? L'eterno capitano, quando parla di Milan e di vita, sussurra, sorride timidamente, ha ritrosia. Eppure in mezz'ora di dialogo con i giornalisti un po' si apre e costruisce un ponte con il futuro quando parla di Francesco Camarda, che tra poche ore potrebbe diventare il più giovane di sempre con il Milan in Champions: “Sono felice che Camarda abbia un'opportunità. Va lasciato tranquillo, è un ragazzo del Milan, un ragazzo delle giovanili”. E poi, allargando il quadro ai ragazzi del 2024: “Gli oratori ci sono anche oggi, forse è il calcio che dà meno opportunità, ci sono meno italiani che giocano”. Non ha torto.

MARADONA

Baresi parla poco di oggi e tanto dei suoi anni e del resto, il libro parla di quello. Comincia con una definizione tagliente: “Il Milan di Sacchi era giovane, curioso e spregiudicato. Il Milan di Capello maturo, cosciente e autoritario”. Poi si allarga agli aneddoti, di personaggio in personaggio: “Maradona è stato grandissimo. Lo picchiavamo, ma non si lamentava mai. A casa ho ancora diverse sue maglie. Berlusconi mi mancava, aveva un legame forte, era molto attento all'aspetto umano. In generale, nella mia vita nel calcio, mi sono sentito amato”.

IO E IL PAPA

Tra le pagine del passato, ecco due momenti particolari, uno noto e uno molto meno. Un'offerta della Juve, forse la squadra più vicina a tentarlo: “Una possibilità di lasciare il Milan? Nei primi anni 80 ci fu una offerta della Juve quando ero in B ma non c'erano procuratori, io ero del Milan, non ci ho mai pensato. Pensavo di riuscire a vincere, come è successo. Poi ho avuto offerte una bella carriera”. E un incontro con un uomo speciale: “L'incontro con Giovanni Paolo II una grande emozione, aveva un'aura pazzesca. Mi mandò gli auguri prima delle nozze”. Così, alla fine, c'è spazio anche per una battuta, a chi gli chiede se ci sia mai stato in allenatore che lo abbia rimproverato: “E come facevano a rimproverarmi? Li ho fatti vincere tutti…”. Questo è un Baresi inedito.





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