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Julianne Moore, Thom Yorke, Kevin Bacon, Rosario Dawson: tutti contro l’intelligenza artificiale


Una lunghissima lista di nomi eccellenti del mondo del cinema, della musica, della letteratura, ha firmato una lettera in cui avvertono le società di intelligenza artificiale che l'uso senza licenza del loro lavoro è una “grave e ingiusta minaccia” per il sostentamento degli artisti.

Tra i 10.500 firmatari spiccano nomi come Julianne Moore, Bjorn Ulvaeus degli Abba, il cantante dei Radiohead Thom Yorkelo scrittore giapponese Kazuo Ishigurola scrittrice statunitense Anna Patchett, musicisti tra cui Roberto Smith dei Cure e il compositore Max Richter e attori tra cui Kevin Bacon, Rosario Dawson e il premio Oscar F. Murray Abraham. Uno dei temi del lunghissimo sciopero di Hollywood dello scorso anno era stato proprio l'uso dell'intelligenza artificiale e il nuovo contratto ottenuto dalla categoria degli interpreti e degli scrittori aveva proprio lo scopo di limitarne l'uso. Evidentemente però la categoria ampia degli artisti è in allarme anche per via di una serie di casi.

La dichiarazione arriva infatti nel mezzo di battaglie legali tra professionisti creativi e aziende tecnologiche sull'uso del loro lavoro per addestrare modelli di intelligenza artificiale come ChatGPT e afferma che l'uso della loro proprietà intellettuale senza autorizzazione costituisce una violazione del diritto d'autore. “L'uso senza licenza di opere creative per la formazione dell'intelligenza artificiale generativa rappresenta una grave e ingiusta minaccia ai mezzi di sussistenza delle persone dietro tali opere e non deve essere consentito”si legge nella dichiarazione.



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