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Le persone con disabilità sono la mia speranza.



Di Vittoria Prisciandaro

La sua automobile è come un secondo ufficio. Carte, documenti, dépliant, gadget colorati e ricordi di mille iniziative e convegni. Suor Veronica Donatello, francescana alcantarina, è responsabile presso il Cei del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità. Un incarico che le fa incontrare, in giro per l'Italia, tante realtà che, insieme ai territori, cercano di accompagnare le sfide del progetto di vita delle persone con disabilità. Oltre a questo servizio, la religiosa coordina il progetto Vatican for all: è infatti interpreta Lis (lingua dei segni italiana), di madrelingua, essendo sordi i suoi genitori. Il presidente Sergio Mattarella le ha conferito l'Onorificenza al merito della Repubblica italiana nel 2016, «per il suo contributo nella piena inclusione delle persone con disabilità». Originaria di Pescara, 50 anni, ha un dottorato in Scienze dell'educazione con una tesi sulla pastorale “inclusiva”. È docente invitato presso alcune Facoltà pontificie e autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative.

«A volte, quando si parla di disabilità, si pensa all'assistenza», dice suor Donatello. «Io mi prendo cura di loro, che sono passivi. Oppure si pensa alla riabilitazione. A 50 anni puoi ritrovarti a fare il lunedì l'ippoterapia, il martedì gattoterapia, il mercoledì l'arteterapia… e va benissimo. Ma una persona, a 50 anni, vuole una vita vera. Allora il paradigma nuovo è guardare l'altro con un'ottica di progettualità. Parliamo di 13 milioni di persone. Questa sfida, per la società e la comunità ecclesiale, significa offrire risposte e sostegni diversificati. Non possiamo omologare le risposte. È una fatica, ma è bello, perché guarda la persona secondo l'ottica dei desideri. C'è una scrittrice, Hannah Arendt, che dice: “Sappiamo quello che hanno, ma non chi sono”. La grande sfida è conoscere l'altro, che ha una sua storia, dei desideri, dei bisogni. Proprio come noi. In fondo le persone con disabilità non chiedono nient'altro di quello che vorremmo anche noi nella nostra vita. E loro ce lo rimandano in maniera forte, vorrebbero essere visti come persone. Nel cammino sinodale molte diocesi si stanno provocando dalla presenza delle persone con disabilità, piano piano si inizia a cambiare. È un processo, come dice il Papa».

Continua….

Leggi l'intervista completa a suor Veronica Donatello acquistando il numero di Credere in edicola da giovedì 24 ottobre e in distribuzione in parrocchia da sabato 26 ottobre. Oppure acquista una copia digitale www.edicolasanpaolo.it/scheda/credere.aspx

• Questa intervista con sua Veronica Donatello, fa parte di Viandanti della speranza, una serie di dialoghi con personalità del mondo ecclesiale, della cultura, dell'impegno sociale, dello spettacolo e dello sport in preparazione al Giubileo 2025. Si tratta di un progetto multimediale che, oltre al servizio su Credere, comprende anche la versione televisiva di questa intervista che sarà trasmessa su Telenova (Canale 18 del digitale terrestre in Lombardia e Piemonte orientale) lunedì 28 ottobre alle 22.30 e mercoledì 30 alle 11.00. Il video di tutte le interviste è disponibile anche su App e sito di Telenova (www.telenova.it).





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