Fashion

Sinner: “Nel 2024 ho vinto con la testa. Che rabbia saltare i Giochi. Voglio giocare altri 15 anni”


Jannik a Sky Sport per celebrare la chiusura d'anno da numero 1 al mondo: “Era il mio grande obiettivo, ma ora devo lavorare ancora di più perché tutti mi inseguono. Ecco come mi sono sbloccato dopo il caso doping…”




Giornalista

24 ottobre – 13:14 – MILANO

In una lunga intervista concessa a Sky Sport e in onda domani, venerdì, il numero uno del tennis mondiale Jannik Sinner ha festeggiato un anno di primato raccontando un periodo davvero incredibile, anche per il caso Clostebol. “Tutti giocano bene a tennis, il problema sono sempre i piccoli dettagli. Sono riuscito a capire tante cose in questa stagione e ho vinto tante partite con la forza mentale. Ero in una situazione molto difficile e delicata prima dello US Open, per i mesi precedenti, dove ho fatto fatica a comprendere quello che stava succedendo. Però a un certo punto mi sono detto: `No Jannik, alla fine è tutto abbastanza irrilevante, perché questo sport ti può dare soddisfazioni e ti può buttare giù anche moralmente, però alla fine io sto bene´. Prima di giocare a New York era difficile innanzitutto perché non potevo aprire con tante persone successo con il team Solo che dopo un po' di settimane mi sono svegliato un mattino e ho detto: `Ma alla fine io non ho fatto niente di sbagliato, non sapevo niente, e quindi per me era già passata, poi quello che esce. dal giudice, quello che può uscire o non può uscire alla fine io non lo posso più controllare, no?´”.

lavoro, olimpiade e slam

Sinner poi parla di se stesso e dell'etica del lavoro: “Come persona non sono mai cambiato, il successo non mi ha cambiato e non ha cambiato come tratto le persone davanti a me, quelle che incontro. Quello che cambia è che ho un po` meno tempo libero. Perché io sono una persona che dedica tutto il suo tempo al lavoro. Quindi dipende da me Se domani voglio andare a casa posso anche andarci, ma non voglio perché la mia carriera è iniziata quando a 13 anni e mezzo. sono andato via di casa Ora ho 23 anni e sono arrivato al punto che ho sempre sognato: diventare il numero uno. È proprio ora che uno deve continuare a lavorare e migliorare, perché ci sono tutti i giocatori che vogliono inseguire altri 15 anni, speriamo che il fisico tenga. Si pensa che 15 anni siano lunghi, ma non è così perché oggi dicevo tra me e me: Quest`anno è veramente passato veloce a lungo possibile, ma non possiamo nemmeno buttare via il tempo perché è un bel equilibrio di miglioramento, lavorare, voglia di vincere, avere intorno le persone che vogliono e ti possono aiutare”. Chiusura sull'Olimpiade mancata per una tonsillite e sulle priorità: “Gli Slam sono e saranno sempre i tornei più prestigiosi per me. Ho avuto un momento difficile: non giocare le Olimpiadi che per me erano un obiettivo fondamentale. Ora c'è la Coppa Davis Futuro? Sarà difficile fare meglio di quest'anno, ma vediamo cosa succede”. Proprio a Parigi, da lunedì prossimo, Jannik tornerà in campo nel 1000 di Bercy.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *