Olanda, ululati razzisti contro Tchaouna. Baroni: “Spero che la Uefa abbia annotato tutto”
Dopo il gol del 2-0 in casa del Twente il giocatore biancoceleste è stato preso di mira da alcuni tifosi di casa. Polemiche anche per l'obbligo ai sostenitori italiani di restare chiusi in albergo
Tutto facile ed esaltante per la Lazio in campomolto meno per quanto accade attorno. A cominciare dai buu razzisti di cui resta vittima il giocatore biancoceleste Tchaouna dopo il gol del 2-0 di Isaksen. Mentre l'ex giocatore della Salernitana corre ad abbracciare l'autore del gol, dalla curva degli ultrà del Twente piovono ululati al suo indirizzo. Tchaouna non la prende bene (e ci mancherebbe) e richiama l'attenzione dell'arbitro. Per tutta la risposta gli ululati anziché aumentare. E poi, quando il giocatore della Lazio esce dal campo (Baroni lo toglie subito per evitare che abbia reazioni scomposte) i buu continuano e si sentono chiaramente anche dalla tribuna. “Spero che la Uefa abbia annotato tutto – dice alla fine un Baroni particolarmente adirato -. Questi cori razzisti sono stati vergognosi, anche perché il comportamento del giocatore è stato esemplare”. Sulla partita ila tecnico dice: “È questa la Lazio che voglio. Abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti”.
tifosi “sequestrati”
—
Brutta trasferta anche per i circa 400 tifosi che l'hanno seguita a Enschede. I sostenitori biancocelesti, arrivati in larga parte il giorno prima della partita, sono stati di fatto costretti a restare negli alberghi in cui alloggiavano fino a qualche ora dall'inizio della partita. Non sono invece potuti uscire la sera prima della partita e nella mattinata di ieri. Glielo ha impedito una ordinanza del sindaco di Enschede che, per prevenire il rischio di scontri con i tifosi locali, ha vietato ai laziali di circolare per le strade della città. Un provvedimento ai limiti del sequestro che ha lasciato attoniti gli italiani presenti in Olanda e la cui eco è arrivato nel nostro Paese con il Ministro degli esteri Tajani che ha avuto un colloquio con l'omologo olandese Blok per conoscere i motivi di una decisione così singolare .
© RIPRODUZIONE RISERVATA