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Uccisi tre giornalisti in Libano. Massacro a Jabalia, nord di Gaza: 150 tra morti e feriti


Nella notte, un attacco aereo su un complesso residenziale nel campo profughi di Jabalia, ha provocato 150 tra morti e feriti, scrive l'agenzia palestinese Wafa, sottolineando che tra le vittime ci sono donne e bambini.La Protezione civile di Gaza afferma che l 'esercito israeliano ha compiuto nelle ultime ore un “massacro di massa” radendo al suolo almeno 10 edifici residenziali a Jabalia, nel nord della Striscia, riporta l'emittente araba Al Jazeera.I residenti dell'area presa di mira hanno lanciato richieste urgenti di assistenza per il trasporto dei feriti; tuttavia, le squadre di soccorso hanno dovuto affrontare notevoli difficoltà nel raggiungere la scena a causa dei continui attacchi da parte delle forze israeliane.

In Libano orientale, vicino al confine con la Siria, almeno tre giornalisti sono stati uccisi in un raid aereo israeliano contro una guesthouse dove alloggiavano anche altri reporter. Lo hanno comunicato i media libanesi spiegando che, tra le vittime, si contano un cameraman e un ingegnere che lavoravano per l'emittente filo-iraniana Al-Mayadeen e un cameraman che lavorava per la tv Al-Manar di Hezbollah. Altri reporter presenti sulla scena hanno affermato che il bungalow in cui dormivano i rappresentanti di quegli emittenti è stato preso di mira direttamente.

La stessa accusa di un ministro libanese. L'uccisione di 3 giornalisti da parte di Israele è un “crimine di guerra”, scrive il ministro dell'Informazione libanese Ziad Makary che ha accusato Israele di aver intenzionalmente preso di mira i giornalisti nell'attacco nel sud del Paese. “Il nemico israeliano ha atteso la pausa notturna dei giornalisti per tradirli nel sonno… Questo è un assassinio, dopo il monitoraggio e il tracciamento, con una pianificazione e una progettazione precedente, poiché c'erano 18 giornalisti in rappresentanza di 7 istituzioni mediatiche . Questo è un crimine di guerra”, ha affermato Makary in un post su X.

L'esercito israeliano non ha commentato immediatamente l'attacco.

Hasbaya è una città abitata sia da musulmani che da cristiani. Ci sono stati attacchi alla periferia nelle ultime settimane, ma quello di venerdì, intorno alle 3 del mattino è stato il primo contro la città.



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