Fashion

Mbappé, è muro contro muro. La Lega: “Il Psg paghi i 55 milioni”. Il club si rifiuta


La Commissione della Lega dà ragione al giocatore. Il club contrattacca: “Faremo ricorso”. Un compromesso sembra sempre più lontano

Alessandro Grandesso

25 ottobre 2024 (modifica alle 13:44) – MILANO

I 55 milioni di euro vanno versati a Mbappé. Lo ribadisce la commissione paritaria della Lega, chiamata a decidere sul contenzioso tra il fuoriclasse del Real Madrid e il suo ex club, il Psg, che però non ha alcuna intenzione di pagare. Almeno per ora. Anzi, il club parigino è determinato a perseguire ogni via di ricorso “davanti alle giurisdizioni competenti”.

accordo

Insomma, l'iter è ancora lungo, ma di sicuro c'è un muro contro muro che non facilita un compromesso. Quello che era stato proposto l'11 settembre dalla mediazione della Commissione giuridica della Lega, rifiutato dall'attaccante che chiede il versamento di arretrati di bonus e stipendi. Soldi congelati dal club francese in nome dell'accordo dell'estate del 2023 quando per reintegrare il giocatore che rifiutava l'estensione del contratto fino al 2025, fu stabilito con il presidente Nasser la rinuncia a un montante che poteva evitare il tracollo dei conti del Psg. Per Mbappé però quell'accordo ha perso valore dopo aver scoperto di essere stato vittima in passato di campagne sociali ostili orchestrate da un'agenzia ingaggiata dal Psg, e anche per il fatto di essere stato progressivamente emarginato dopo aver ufficializzato che non sarebbe rimasto al termine stagione della passata.

ricorsi

Così è iniziato il litigio, approvato in Commissione paritaria dopo che il 13 settembre la Lega aveva già intimato al Psg di versare i 55 milioni, “sulla base però del solo contratto omologato e senza tener conto dell'accordo ulteriore tra le parti”, sottolinea il club. Un accordo in realtà mai sottoscritto, ma negoziato con scambi di messaggi pubblicati anche dall'Equipe. Il ricorso, alla Camera paritaria però si è risolto di nuovo a favore del fuoriclasse. Il Psg ora non intende fermarsi qui e prepara altre manovre legali. Il primo passo è quello di approdare alla Commissione superiore di ricorso, sotto l'egida della Federcalcio, la cui sentenza potrà essere impugnata davanti al tribunale amministrativo, con conciliazione possibile al Comitato nazionale olimpico. Mentre Mbappé può attivare la procedura sia davanti all'Uefa, già allertata tramite la Federcalcio, sia in tribunale del lavoro.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *