Istruzione

Open day nelle scuole, sono davvero utili? Il parere di un esperto: “Dipingono un'immagine che non esiste” – Orizzonte Scuola Notizie


Gli Open Day, momenti cruciali per la scelta scolastica degli studenti, sono diventati spesso un'occasione di presentazione superficiale, più che un'opportunità di reale orientamento.

Come sottolinea Maurizio Tuccipresidente del Laboratorio Adolescenza Milano, intervistato dal Corriere della Seral'autonomia scolastica, introdotta nel 2000, ha generato una sorta di “concorrenza” tra istituti, ma senza una reale differenziazione nell'offerta formativa.

“Per parlare in modo concreto di offerta formativa – afferma Tucci – Sarebbe necessario avere di fronte interlocutori già sufficientemente 'orientati' che valutare se, a parità di indirizzo, una scuola offre percorsi più coerenti rispetto agli interessi e alle aspettative di chi deve iscriversi”.

La realtà, invece, si presenta ben diversa. Le scuole, di fronte a genitori e studenti spesso disorientati, offrono risposte generaliste, creando un'omologazione che rende gli Open Day eventi spettacolari e poco informativi.

“Le scuole sono tutte innovative, ma nel solco di una impostazione tradizionale; gli insegnanti tutti aperti al dialogo, ma nel rigido rispetto dei ruoli; la didattica è interattiva, ma il programma viene rigorosamente rispettato e svolto,” ironizza Tuccievidenziando la contraddizione tra l'immagine presentata e la realtà scolastica. In mancanza di una reale differenziazione contenutistica, si punta su aspetti coreografici, creando un'atmosfera simile a quella di un villaggio turistico, con studenti che accolgono i visitatori con sorrisi “da animatori”.

La discrepanza tra l'offerta formativa illustrata e le domande dei genitori, focalizzate su aspetti superficiali come orari e numero di studenti stranieri, conferma la necessità di un profondo ripensamento degli Open Day.

Tucci conclude auspicando una rivisitazione degli eventi, sia in termini di contenuti, rendendoli strumenti di approfondimento, sia nella fruizione, invitando le famiglie a un approccio più consapevole e mirato.



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