Small Things Like These, la recensione: Cillian Murphy trionfa in un piccolo grande film irlandese – Badtaste
Molto interessante questo Mezzogiorno di fuoco (1952) ambientato in un paesino dell'Irlanda del 1985. Si intitola Piccole cose come questeè diretto dal belga Tim Mielants che si occupò di filmare tutti i sei episodi di Peaky Blinders stagione 3 e vede Cilian Murphy alla prima prova ufficiale dopo l'Oscar vinto per Oppenheimer.
È un dramma sociorealista dove Murphy è un timido commerciante di carbone addetto alla consegna del materiale. Un giorno vede qualcosa accadere davanti alla chiesa del piccolo centro di New Ross, a sud di Dublino. Qualcosa di brutto che mette in moto sensi di colpa e rabbia legati al suo passato. Vieni il Gary Cooper di Mezzogiorno di fuoco vorrà intervenire e prendere una posizione ma lentamente, come nel capolavoro western di Zinnemann sul concetto della massa vigliacca che schiaccia l'individuo coraggioso, tutta la comunità gli si rivolterà contro.
Il film di Mielants, tratto da testo firmato Claire Keegan (dalla sua produzione letteraria nacque anche la sorpresa Oscar 2023 La ragazza tranquilla), si attacca al volto delicato e alla voce logorata di Murphy per raccontare l'accerchiamento subito dal suo Bill Furlong. È un uomo perbene insidiato soprattutto da un femminile antagonista composto da moglie ignava (brava Eileen Walsh) e suara quasi gangster di una spaventosa Emily Watson. Questo è il centro del film: Bill vorrebbe fare qualcosa che possa aiutare le donne del paese (la storia si rifà alle scabrose vicende irlandesi delle Case Magdalene) le quali però spesso sono complici di un sistema di potere che le prevarica.
Argomento sempre puntuale come il personaggio di afroamericano razzista e pro-bianchi del Samuel L. Jackson di Django Unchained (2012). È l'ultima produzione che vede coinvolto Murphy in questo 2024 dopo l'Oscar vinto ma è anche uno dei film che ha aperto quest'anno cinematografico come inaugurazione del Festival di Berlino il 15 febbraio 2024.