Sport

La strategia Ferrari dopo la pole. Gomme ok, passo super: le rosse andranno all’attacco


La SF-24, che nelle Libere aveva mostrato un ritmo gara eccellente, è stata poi la macchina migliore anche sul giro secco in qualifica. Sainz e Leclerc hanno il potenziale per ripetere Austin

Paolo Filisetti

27 ottobre – 12:52 – CITTÀ DEL MESSICO

La pole position di Carlos Sainz a Città del Messico vale molto di più della prima posizione sullo schieramento di partenza della gara che scatterà alle 21 italiane. Rappresenta, infatti, la definitiva conferma del fatto che la SF-24 sia una delle due monoposto di riferimento in questa parte finale di stagione, l'altra è la McLaren MCL38 terza con Norris, ma fuori subito dopo la Q1 con Piastri.

garanzia ferrari sf-24

La prestazione di Carlos Sainz, che è stato in grado di estrarre il massimo potenziale dalla sua monoposto, a differenza di Leclerc, solo quarto, per un sentimento non perfetto con la vettura, ha messo in risalto quanto il margine della SF-24 tra la qualifica, dove è per natura intrinseca al suo progetto meno efficace rispetto a quanto non dimostri a serbatoio pieno, si sia progressivamente assottigliato. È un indicatore importante, perché indice di un comportamento dinamico costante, che è indipendente dal carburante imbarcato, caratteristica che solo le monoposto che possono evolversi ulteriormente in progetti di successo a tutto tondo posseggono. Intendiamo dire che quando una vettura riesce ad essere così competitiva sul giro secco e nello stesso tempo a possedere un passo gara migliore delle monoposto rivali è destinata a diventare, nell'evoluzione futura del suo progetto, una monoposto dominante. Sia ben chiaro, non intendiamo dire la SF-24, sia una vettura oggi in grado di ripetere gli exploit della Red Bull RB19 dello scorso anno, ma l'evoluzione del suo progetto, e l'integrazione delle sue soluzioni a livello aerodinamico e telaistico sulla monoposto del prossimo anno, potrebbe rappresentare il mix perfetto per essere veloce in ogni condizione e su ogni tracciato.

gomme ok,ferrari all'attacco

Restando, però, con i piedi per terra ma soprattutto legati all'attualità, nonostante la pole position a Città del Messico non rappresentano in sé, una posizione di particolare privilegio in partenza, a causa del lunghissimo rettilineo che grazie all'effetto scia può, in parte, facilitare chi segue in un tentativo di sorpasso alla prima curva, il fattore più rilevante che è emerso è stata la facilità con cui entrambe le monoposto hanno dimostrato sia un'estrema scioltezza nello staccare tempi di rilievo, ma soprattutto un passo gara dove il degrado degli pneumatici, in particolare di quelli posteriori solitamente accentuato su questa pista, era sotto controllo. In sostanza, pare corretto sottolineare quanto il weekend della Ferrari in Messico abbia in ogni sessione confermato una linearità prestazionale della SF-24. La pole, dunque, per quanto fosse inattesa, come ribadito dallo stesso Vasseurnon rappresenta un exploit isolato, bensì la logica conseguenza del perfetto bilanciamento della monoposto, quello che ormai è chiaro essere il “tesoretto” che la SF-24, più di altre vetture, possiede e ha migliorato con gli ultimi sviluppi.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *